venerdì 20 dicembre 2013

Noè Atto III scena VI

Atto III scena VI

Il sipario si rialza 
sul medesimo scenario

Cham, poi Gioele
Cham siede a sinistra al tavolino di lavoro
coperto d'un tappeto 
di velluto rosso a frange d'oro

Cham

La fine aspetto,
tutto continua uguale.
Aspetto la catastrofe.
Tutto rimane tranquillo.
Il subbuglio, il fuoco, la morte.
Tutto va bene insopportabilmente!

A Gioele che entra per
la porta di destra

Ah! Eccoti Gioele. Che succede?
Bolle un po' là dentro? Vien su qualcosa?
Io non ne posso più!

martedì 10 dicembre 2013

Frammenti

Alla fine resta un unico dovere: di amare.
E un'unica felicità: di essere amati.

La vita può essere quell'occasione nella quale si impara ad amare ogni essere dell'amore a lui adeguato.
Non cogliere questa occasione non è solo sprecare la vita. È soprattutto l'inizio di ogni male.

Perchè il male non viene anzitutto dall'odio ma dal falso amore.

venerdì 6 dicembre 2013

La multa ai malati

Verrà giorno che multeranno i malati.
Perchè chi è malato è in qualche modo responsabile della sua malattia: ha fumato, ha bevuto, ha mangiato, non ha fatto sport, sua madre non ha fatto l'amniocentesi e non l'ha abortito accortasi di quella malattia incurabile, e via elencando.

2+2=4

Sapere che 2+2=4 non è una questione di fede.
E se qualcuno vuol convincerti che 2+2=5 non devi essere tollerante nei confronti di una fede diversa, ma trattarlo da imbroglione perchè tu non sei fesso!

sabato 23 novembre 2013

Noè IV

Scena IV
Cham e il Poeta Gioele.

Gioele
in ginocchio
Ah, come dirvi, Principe ...

Cham
Su, non perdiamo tempo con parole.
Passiamo subito alle cose serie.
Entra senz'altro, figlio mio,
nell'esercizio delle tue funzioni.
Come ti chiami?

domenica 3 novembre 2013

Noè Atto I Scena III

Cam. Il poeta. Il Dottor Kuss. Gli sbirri.
(Entra, seguito da due sbirri, il Dottor Kuss,
Ingeniere delle Armonie Civili o per parlare
come gli antichi, Capo della Polizia. Maschera
grigia, lunghissimo naso, occhietti d'insetto stretti
al naso e cerchiati dagli occhiali di metallo. Tenuta
grigia striminzita meticolosamente abbottonata.
I due sbirri identici uno all'altro. MAschera
di robot senz'occhi. Berretto tondo, rosso, rigido.
Capotto cadente su gli stivali neri. Due ranchi di 
bottoni d'oro sul triangolo del piastrone. Cintu-
rone nero. In mano una catena d'onde
pende una specie di pinza di granchio.)

CAM

Kuss, che volete?

Noè Atto I Scena II

[191]

Scena II
Cam solo, poi il poeta Gioele

CAM

Poveretta, ha ragione, sono io ingiusto:
di tutto ciò la colpa sua ov'è?
Ma quell'orrore che m'ispira
è colpa mia?

Si volge e sulla soglia, vede
sorgere il poeta, il quale esita
un momento, quindi entra
correndo e si getta ai piedi
 de principe