domenica 3 novembre 2013

Noè Atto I Scena II

[191]

Scena II
Cam solo, poi il poeta Gioele

CAM

Poveretta, ha ragione, sono io ingiusto:
di tutto ciò la colpa sua ov'è?
Ma quell'orrore che m'ispira
è colpa mia?

Si volge e sulla soglia, vede
sorgere il poeta, il quale esita
un momento, quindi entra
correndo e si getta ai piedi
 de principe


Il poeta Gioele

Mi corron dietro! M'hanno preso
m'hanno battuto, frugato, - son scappato
ma stanno per riprendermi,
peggio di tutto, per interrogarmi!
Meglio essere colpevole,
a morte condannato,
perchè di morte n'abbiamo una sola 
ed è finito!

CAM
Un poeta! E più che un poeta
profeta sei. Sì ti proteggerò.
Di che t'accusano?

Il poeta
Sotto quest'ingannèvol àbito
sono semplicemente un uomo.

CAM
E sarebbe un delitto esser uomo?

Il poeta
Eh sì, sotto quest'abito

CAM
Indossa pure il loro abito
ma'l loro essere tu, non indossare!
Qui sarebbe il delitto
tu riman uomo e canta
tu canta la caduta di Gogmar!

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