Ti racconterei del sole
che sul laghetto di Mediapark
traccia un sentiero di luce
tra le anatre assonnate
alcune, altre affannate
sull'acqua in parte ghiacciata.
Dei giovani che ieri sera
ridevano per strada
con una birra in mano
e questa mattina dormono
sogni agitati da domande
antiche, agitate come i rifiuti
che il vento trascina.
Ti racconterei le domande
dei loro cuori muti,
quelle stesse alle quali
tu non credi ormai.
mercoledì 20 marzo 2013
domenica 17 marzo 2013
La Felicità
«Quella, tu dici, che inseguii, non era
Lei
…?» «No: era una vana ombra in sembiante
di
quella che ciascuno ama e che spera
«Ella
è qui, nel castello arduo ch'entrai?»
«Forse
la tocchi, o cavaliere errante!»giovedì 7 marzo 2013
Il buco nero
Venerdì, ultimo giorno di lavoro per
Luisella. Ho un magone che neanche quando litigavo con la morosa. La
guardo e cerco di trovare le parole per dirle che non le rinnoviamo
il contratto. Glielo dirò lunedì. Oggi non mi va. Le lascio fare il
fine settimana tranquilla.
L'happening di ieri è stato favoloso.
In un mondo normale le darei un premio, la passerei di livello.
Invece la liquido. La liquidiamo. Se non lo facessi destabilizzerei
tutta l'azienda. Va così.
La guardo muoversi per l'ufficio come
una tigre nella savana: una tigre sazia e sicura, che passeggia
fiera, non una tigre in cerca di preda. I suoi occhi verdemarino,
freddi, crudeli, dolci, misteriosi.
È tornata con la massima naturalezza
all'abbigliamento casual-femminista.
Riordina la scrivania e si avvia
all'ascensore, la seguo e mentre sto per entrare colgo lo sguardo di Dorotea. Le strizzo l'occhio e mi infilo dentro mentre Luisella
preme il tasto del piano terra.
Accidenti se è figa
Accidenti se è figa!
Questa sera abbiamo l'happening, un
rinfresco a cui casualmente arriva un certo numero di persone note e
di giornalisti e paparazzi senza sapere che è l'inaugurazione di una
linea di collant. Tutto per caso, flash, auto, brillantini, tutto per
caso e tutto ben pagato.
Sono un po' preoccupato per come
Luisella si presenterà, per cui mi guardo attorno tra i locali vuoti
e i camerieri che imbandiscono i tavoli sapendo che il nostro lavoro
è all'esame finale e il risultato dipende ormai tutto da tre
persone: io, Dorotea e Luisella. Tuttavia di fatto ormai io e Dorotea
abbiamo poco da fare, dobbiamo solo controllare che tutto fili
liscio, prendere nota di eventuali errori da evitare per il futuro,
se possibile fare promozione con qualche futuro cliente, insomma noi
basta che ci siamo.
mercoledì 6 marzo 2013
Assicurazioni
«In pianura c'è adesso l'assicurazione, un'invenzione del diavolo» disse il frate. «Se domando qualche cosa per San Francesco affinchè protegga il raccolto contro la grandine, mi rispondono che il raccolto è già assicurato. ''Allora vi proteggerà contro gli incendi'' dico io. Mi rispondono che sono assicurati anche contro gli incendi. Ma come va, che malgrado tutte queste assicurazioni, sono sempre impauriti? Di che cosa hanno paura?
...
Una volta ogni mestiere aveva il suo santo ... Gli scarpari avevano S.Crispino, i sartori S. Omobono, i falegnami S. Giuseppe. Adesso ogni mestiere ha il suo sindacato. Ma non si sta mica più sicuri di prima. La paura è rimasta.»
Ignazio Silone, Vino e Pane (Oscar Mondadori pg.169)
...
Una volta ogni mestiere aveva il suo santo ... Gli scarpari avevano S.Crispino, i sartori S. Omobono, i falegnami S. Giuseppe. Adesso ogni mestiere ha il suo sindacato. Ma non si sta mica più sicuri di prima. La paura è rimasta.»
Ignazio Silone, Vino e Pane (Oscar Mondadori pg.169)
domenica 3 marzo 2013
Accidenti se è brava
Accidenti se è brava, tanto di
cappello.
Vuoi vedere che questa volta Dorotea ci
ha preso?
In due giorni ha sistemato l'agenda
che Carlotta aveva vandalizzato per vendetta quando non le abbiamo
rinnovato il contratto. Poi risponde al telefono che è uno schianto:
meglio che di persona, molto meglio. La prima volta che le ho
telefonato ci sono rimasto male quasi avessi
sbagliato numero. Una voce calda, sensuale quel tanto che basta,
professionale e amichevole al tempo stesso, rapida, precisa nel
cogliere il succo del discorso.
sabato 2 marzo 2013
Pro-Life e No-Choice, Pro-Choice e No-Life
C'è qualcuno che dice di occuparsi di linguaggio e di fare cose come "decostruire" i messaggi. Posto che io non so cosa sia lo strutturalismo nè la semantica, che per guadagnarmi da vivere uso le mani e che il mio cervello sa di muffa, ebbene, tutto ciò premesso, mi preoccupo non di seguire i ragionamenti di costoro, ma soltanto il mio ramingare.
Quando si votò il referendum sulla legge 194 che legalizzava in Italia l'aborto, gli italiani in gran maggioranza votarono no all'abolizione, creando perciò due schieramenti contrapposti: gli abortisti in maggioranza e gli anti-abortisti in minoranza al 32 per cento. Due definizioni negative, in quanto essere a favore dell'aborto in sè non appare una virtù e in quanto essere anti è comunque essere contro e non sempre il no al no è percepito come un sì.
Quando si votò il referendum sulla legge 194 che legalizzava in Italia l'aborto, gli italiani in gran maggioranza votarono no all'abolizione, creando perciò due schieramenti contrapposti: gli abortisti in maggioranza e gli anti-abortisti in minoranza al 32 per cento. Due definizioni negative, in quanto essere a favore dell'aborto in sè non appare una virtù e in quanto essere anti è comunque essere contro e non sempre il no al no è percepito come un sì.
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