venerdì 22 febbraio 2013

i dubbi

Se Cristo passò una notte d'angoscia in preghiera, allora anche noi possiamo permetterci i dubbi. Ma poi bisogna superarli. Scegliere il dubbio come filosofia di vita equivale a eleggere l'immobilità a proprio mezzo di trasporto.

Yann Martel
Vita di PI, pag.42

Terra Selvaggia

Tu hai occhi
che mostrano colori
di una terra selvaggia
e una bellezza disperata.
Il primo giorno
mi colpisti al cuore
ché il dolore
dal sonno desta.
Perciò ti amai
come la bruma del mattino,
come un sogno inquieto.
Il terzo giorno
sul tuo volto di angelo
udii il lamento
che non da sola
pure tutto intero
piangi al destino muto.
Perciò ti amai

Dichiarazioni Anticipate di Trattamento


Ho depositato le mie Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Sono tranquillo: non mi attaccheranno ad un respiratore per torturarmi all'infinito. Rimugino soddisfatto.
Mio nipote credo che mi abbia fatto interdire o si è fatto nominare mio tutore o che ne so. So per certo che ha messo gli occhi sui miei soldi. Sta di fatto che mi ha messo in casa una badante moldava, Irina, una ragazza giovane, avrà venti o trenta anni. Una bella ragazza, di quella bellezza energica, muscolare che le donne italiane non hanno più.
Mi prepara da mangiare. Talvolta mi accompagna al parco. Mi aiuta ad entrare in doccia. Le ho fatto capire che ho un bisogno tra le gambe ma lei si è risentita e ha girato la testa dall'altra parte. Cosa dovrei farmene di una donna in casa se non pensa a soddisfare quello? Da quando non uso più l'auto, non posso più caricarmi le bellezze che passeggiano sul Terraglio. Resta la televisione ma è ben poca cosa.

domenica 17 febbraio 2013

si al si e al no



Non è giunto colui che cammina. Il pellegrino non è un saggio, non è un santo. È un amico della saggezza, un amante della santità

La verità che tu cerchi non sta al termine del cammino. Sta dappertutto. Sta in te. Te stesso cerchi, o pazzo. E vai a cercarti lontano!

Infatti il mio corpo che si trascina nel mondo esterno ignora la verità che la mia intelligenza ha visto. Voglio mettere i piedi nei passi del mio pensiero, voglio tastare con le mani ciò che sa il mio sapere, voglio pesare il mio peso sulla terra promessa delle certezze spirituali.

Va, pazzo! mettiti dunque in marcia con tutta la tua vita. E la strada faccia cantare il tuo corpo di canna secca e le tue gambe di vento.

Principi VII

In La Montée des Ames Vivantes Shantidas propone una sintesi delle teorie cosmogoniche: cos'è la realtà, cos'è il mondo, è eterno o è stato creato? E se è stato creato, perchè?
Questa domanda segna l'inizio del pensiero Occidentale:  per Parmenide l'essere  è l'unica realtà, ciò che non permane è contingenza, transizione, apparenza; per Eraclito tutto diviene, la vera realtà è il divenire, tutto è relativo. Si tratta in fin dei conti di due monismi: la realtà è una sola, o l'essere in sè o l'essere in divenire. Al monismo si oppone il dualismo manicheo e gnostico: il mondo è malo, è un inganno, una caduta, un errore, la felicità è perciò la fuga, la morte è l'unica vera liberazione.

Tace la casa

Tace la casa
dell'eco dei tuoi tacchi
e respiro grato
di saperti lontana.

sabato 16 febbraio 2013

Partorirai con dolore

Capita di sentire madri che si rivolgono al resto dell'universo (uomini in generale ma anche donne che non hanno partorito) con un tono ermetico: tu non hai partorito. Va bene, non ne discutiamo, è un dato oggettivo. Embè?
Perchè se il criterio per comprendere una esperienza fosse di viverla, allora dovremmo alcolizzarci, drogarci, finire in galera per furto, omicidio, stupro e diffamazione prima di poter avere una opinione che possa essere presa in considerazione.
Il che alla fine sarebbe tragico in una prospettiva razionale, in quanto l'unica esperienza di cui valga la pena sapere qualcosa, l'unica su cui dovremmo davvero essere informati, è anche l'unica della quale nessuno ci ha mai raccontato nulla: la morte.
Perciò coloro ai quali è rimasto un po' di buon senso, alle madri suddette fanno un bel sorriso: se tu avessi imparato qualcosa dalla tua esperienza, sapresti raccontarla anche a chi non l'ha vissuta e sapresti dirmi cose che neppure mi immagino.

venerdì 15 febbraio 2013

si al si, no al no

 
(rinuncia 3)

Ogni pensiero si ferma e si definisce quando risponde “sì” al sì, e “no” al no.

Ma la vita risponde “sì” al no come al sì. Si bilancia fra un contrario e l'altro, cade, e con la caduta si perpetua.

Se la vita non è la ricerca di una verità nella quale si arresti e si compia, allora è un errore, ed ogni suo passo la moltiplicazione dell'errore.

Principi VI