venerdì 15 febbraio 2013

si al si, no al no

 
(rinuncia 3)

Ogni pensiero si ferma e si definisce quando risponde “sì” al sì, e “no” al no.

Ma la vita risponde “sì” al no come al sì. Si bilancia fra un contrario e l'altro, cade, e con la caduta si perpetua.

Se la vita non è la ricerca di una verità nella quale si arresti e si compia, allora è un errore, ed ogni suo passo la moltiplicazione dell'errore.

Principi VI 


La vita è fame e sazietà, desiderio e stanchezza, sonno e veglia. Tra questi contrari e cadendo dall'uno all'altro, trascorriamo la vita addormentati, senza scopo e senza costrutto.
Quasi che scopo del viaggio fosse viaggiare, scopo della ricerca cercare. Perché si cerca se non si cerca nulla? Perché si viaggia se non per il traguardo?
Se il traguardo non affascina, sarà bene fermarsi e riflettere. Tutta la letteratura romantica ruota attorno all'innamoramento e al fatidico e definitivo sì. Dopo il nulla, cosa sia la vita di coppia nella quotidiana, quale romanticismo si nasconda nel cambiare i pannolini, lavare i piatti, tornare a casa stanco la sera per sentire le lamentele della moglie, non lo racconta più nessuno.
Perché la lotta contro l'uomo passa anche per la lotta contro la verità, contro la possibilità di un si o un no per sempre. Si tratta della paura di essere di stessi, di quella congiura a tacere di noi, delle nostre aspirazioni, che alla fine è comica, stupida, paradossale.





Tutti andranno a finire nello stesso buco. Ma, vedi, volgono le spalle dall'altro lato, fuggono a gambe levate, poi ballano sull'orlo, siedono nel vuoto, ovvero si fanno trascinare lì per il fondo dei calzoni con grida da maiali e smorfie da pagliacci.

Ma tu, tu sei uomo libero e guardi dove vai, e da te vai dove dovrai andare.

Chi non muore per qualcosa, muore per niente.

Ragion per cui ritengo che sia più saggio osare.

  
Principi LXXII

 Sì, non è questione di fede ma di saggezza. E' più saggio rischiare che passare la vita tra il sì e il no.

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