Alle 7,30 la messa nella cripta della
chiesa parrocchiale con i volontari del Meeting. Colazione e un po'
di lavoro al PC per mettere on-line le sensazioni degli ultimi due
giorni. Poi l'autobus e alle 11,15 il primo incontro della giornata
in D5 sull'enciclica di Papa Francesco Lumen Fidei. A questo incontro
viene anche mia moglie rinunciando al mare mentre Francesco si infila
di corsa nella sezione dedicata ai giochi.
I ciellini forse sono rimasti delusi
dalla mancata elezione di Scola, ma hanno riposizionato rapidamente i
loro radar e hanno riconosciuto riconoscenti Bergoglio.La sala è piena, troviamo anche una nostra amica veneziana: ci dice che nella parrocchia di Viserba c'è una messa di CL alle 9,15.
Il primo relatore è uno dei suoi preti
di punta, Josè Maria “Pepe” di Paola, dalle periferie di Buenos
Aires. Ne è dovuto venire via per le minacce di morte dei
trafficanti di droga. Ci ha raccontato quaranta anni di storia, da
quando i primi sacerdoti sono andati a vivere nelle periferie, in una
Argentina che oscillava tra
democrazia e dittatura, con la
popolazione urbana in rapida secolarizzazione e opposta alla
popolazione delle “ville” che veniva dalle campagne e portava una
religiosità radicata. La presenza dei sacerdoti e l'appoggio
incondizionato dell'allora vescovo Bergoglio ha inciso in profondità
nella qualità di vita delle villas, la conquista dei diritti civili,
dei servizi, acqua, corrente, scuole, e via.
Poi Guzman Carriquiry, segretario della
Pontificia Commissione per l'America Latina parla di qualcosa che a
dir la verità non mi colpisce troppo. Conclude un altro pezzo
grosso, Stefano Alberto, docente di teologia alla Cattolica di
Milano. Cerca di illustrare la Lumen Fidei e insiste su quella frase
che in effetti mi ha lasciato delle perplessità: il tempo è sempre
superiore allo spazio. La spiega affermando che lo spazio
cristallizza mentre il tempo apre alla vita, al futuro. Vabbè, non
mi convince tantissimo. Forse sarebbe da ricollegare alle analisi di
Bergson sulla spazializzazione dell'intelligenza. Forse, in ogni caso
sta di fatto che in effetti è una frase che fa pensare.
Mentre mia moglie e mio figlio tornano
in albergo, mi mangio una piadina e cerco di intrufolarmi in qualche
mostra, ma sono tutte stracolme.
Per fortuna non piove più ed è tornato il sole.
Faccio un salto in libreria: c'è spazio anche per i nostri autori. Ci sono i libri della Costanza, ma anche quelli di Massimiliano Fiorin e di Claudio Risè.
Faccio un salto in libreria: c'è spazio anche per i nostri autori. Ci sono i libri della Costanza, ma anche quelli di Massimiliano Fiorin e di Claudio Risè.
Alle 15 sempre in D5 due fisici di
primo piano, Paul Devis, USA ma al momento, mi pare di aver capito,
in Australia, e Josè Ignacio Latorre, portoghese al momento a
Singapore, coordinati da Bersanelli docente di astrofisica a Milano.
Il tempo nella scienza e nell'esperienza umana: a fagiolo, sembra che
papa Francesco con quella frase abbia messo la pulce nell'orecchio a
diversa gente. D'altronde tuttavia il tempo in una ottica scientifica
non è propriamente tempo, ma una linea con un verso, quantificata e
misurata. Una specie di spazio. Lo stesso Einstein aveva evidenziato che il tempo della
scienza e il tempo della vita non sono la stessa cosa: un'ora passata
con una bella ragazza e un'ora dal dentista non le viviamo allo
stesso modo, ma per la scienza sono assolutamente identici.
Alle 17 ascolto la presentazione del
libro di Bruno Sacchini Piccarda C'est Moi, su Dante. Sacchini cerca
di spiegarci alcuni passaggi della Commedia per i quali ritiene di
avere una lettura differente rispetto a quella corrente: Amor ch'a
nullo amato ad esempio non significherebbe che colui che ama
pretende di essere amato, ma che l'amore perdona colui che, pur amato, non ama. Vabbè, mi sembra un po' arduo. In ogni caso è interessante
la notizia di Masi secondo il quale siamo l'unico popolo che legge i
propri fondatori nella propria lingua.
Cena in albergo, breve passeggiata
nella speranza delusa di assistere a qualche spettacolo in strada, a
letto presto.
Nessun commento:
Posta un commento