sabato 5 maggio 2012

perchè la disperazione degli imprenditori

Le vedove degli imprenditori suicidi in corteo a Bologna: i nostri mariti erano disperati, non pazzi.
Un contribuente con un debito di 44 mila euro nei confronti dello stato, riceve una cartella esattoriale di 2 mila euro: sequestra alcune persone e rischia 8 anni di galera.
Espressioni entrambe di disperazione. Non c'è dubbio.
Ma disperazione di cosa? Perchè imprenditori e contribuenti dovrebbero essere disperati?
Il mestiere degli imprenditori è affrontare le difficoltà, superare gli ostacoli. Se sono disperati per la crisi economica, hanno sbagliato mestiere. Quando il gioco si fa duro si vedono i duri. I veri imprenditori non sono quelli che raccolgono i contributi sparsi a pioggia da mamma stato.
I contribuenti pagano le tasse. Se un contribuente non vuole pagare, scelga di non fare il contribuente, evada, si nasconda, espatri. perchè mai dovrebbe essere disperato?

lunedì 23 aprile 2012

Silenzio

Solleva l'anima
lo schermo fattosi nero
e l'improvviso
eppure atteso
silenzio
del processore.
Ascolto da altre stanze
altre uguali
solitudini
da meccanici rumori
distratte.
Sembriamo condannati
a sfiorarci
senza
parlarci.
Portando ciascuno
un mondo di cui tacere.

09/11/08

sabato 21 aprile 2012

Gettito Fiscale in Rapporto al PIL

Non è facile per i non addetti al lavoro arrivare ad una qualche conclusione circa il peso fiscale in Italia.
C'è chi dice che al mondo siamo al 36° posto http://www.nationmaster.com/graph/tax_tax_rev_of_gdp-taxation-tax-revenue-of-gdp , c'è chi dice che in Europa siamo al 5° posto http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Tax_revenue_statistics per wikipedia in Europa siamo al 3° posto: http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_Paesi_per_gettito_fiscale_in_rapporto_al_PIL .

Comunque sia, non siamo un "paradiso fiscale".

Non capisco

Il direttore del Gazzettino risponde ad una mia lettera sostenendo che : "la quantità di evasori continua ad essere scandalosamente alta e insostenibile per la nostra economia. Per stanarla non esiste altra strada che verifiche e controlli".

Il suo giornale in questi giorni pubblica anche le seguenti notizie:

  • Costituita associazione di solidarietà per gli imprenditori suicidati e finanziamenti per sostenere il credito agli imprenditori a rischio
  • Il presidente del consiglio dei Ministri prof.Monti dichiara che gli imprenditori sono più spaventati dalla burocrazia che non dal costo del lavoro
  • Il patriarca di Venezia mons.Moraglia dichiara che la Chiesa ha sottovalutato le problematiche degli imprenditori e la pressione psicologica cui sono sottoposti

Dentisti Evasori

Caro direttore,
leggo la lettera di Silvio Moretti, il quale si lamenta del fatto che il suo dentista gli praticherebbe uno sconto del 15% se rinunciasse alla ricevuta. La Sua risposta non necessariamente generalizza, ma neppure precisa che fare di ogni erba un fascio penalizza gli onesti. In quasi 30 anni di professione non ho mai evaso una lira/euro: La autorizzo a pubblicare il mio nome e cognome e se qualche cittadino le scrivesse di avermi dato una qualunque cifra senza aver ricevuto regolare ricevuta, La autorizzo a renderlo noto.
Coloro i quali continuano a dipingere i dentisti come evasori demoralizzano gli onesti e ci spingono ad accodarci al carrozzone. Se ci sono anche italiani onesti, si deve cercare di premiarli e non di bastonarli nel mucchio.

Ad esempio se i cittadini cambiassero dentista quando questi non rilascia ricevuta, noi onesti verremmo premiati, e l'evasione diminuirebbe in modo molto più consistente ed efficace di quanto invece avverrebbe se si verificasse quanto lei auspica: "che questi signori non la facciano sempre franca". Infatti i controlli più stringenti, che lei sembra chiedere, non sempre colpiscono il colpevole e premiano l'onesto, come io ho imparato per esperienza diretta. Infatti nella mia vita professionale ho ricevuto un paio di verifiche a fronte delle quali ho pagato, tra una cosa e l'altra, quasi 30.000 euro.

Perché c'è un foglio non barrato o altre banalità del genere, nonostante gli stessi ispettori fossero convinti che non avevo evaso nulla. Ma più sei in regola, più carte hai e più carte hai, più è facile trovare errori formali.


Cosimo Tomaselli
odontoiatra

venerdì 30 marzo 2012

Scalia contro Obama

 “… se al governo è consentito obbligare i cittadini ad acquistare un’assicurazione sanitaria e sanzionarli per non averlo fatto, cosa gli impedirà in futuro di stabilire che devono comprare dei broccoli al supermercato?” Antonin Scalia, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti nel dibattito sulla riforma Obama.

giovedì 29 marzo 2012

Se Dio non c'è, tutto va regolamentato

Per Ivan Karamazov nel romanzo di Dostoevsky "se Dio non c'è, tutto è permesso".
Questo potrebbe significare che l'allontanamento dalla religione e l'eclissi di Dio vanno di pari passo con la diminuzione di regole e leggi. Evidentemente Dostoevsky si è sbagliato, perché al contrario nelle società avanzate la secolarizzazione va di pari passo con l'ipertrofia legislativa.