Don Piero Corsi viene attaccato per aver riproposto un post di Pontifex.
Gli attacchi che subisce hanno due colorazioni, vediamole.
C'è chi ha deciso che il femminicidio è uno dei cavalli da battaglia per la prossima campagna elettorale, mal gliene incolse al povero don Piero di aver sbagliato i tempi. Se proprio in questi giorni non stessero discutendo della data delle prossime elezioni e la parlamentare dei calendari, la più bella ministra del mondo, non sentisse vacillare la poltrona, del volantino appeso alle porte di una parrocchia di periferia non si sarebbe accorto nessuno.
Ma la Mara non abbondando di materia grigia, non può lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di far bella figura senza pensare, ripetendo in automatico luoghi comuni.
giovedì 27 dicembre 2012
mercoledì 26 dicembre 2012
Femminicidio #15
Marina guarda la laguna dal settimo
piano del grattacielo al centro di Mestre. È il
venticinque dicembre del 2042.
Guarda l'orizzonte e pensa a quello che non vede. Non vede il
Palais Lumiere, l'edificio avveniristico che lo stilista Cardin
avrebbe voluto costruire trenta anni prima. Non c'è, perchè in
molti si opposero: perchè avrebbe modificato il paesaggio e perchè
ci sono sempre ragioni per opporsi.
Quel palazzo non costruito è al di là
della storia in un altro mondo.
Laggiù non c'è neppure il campanile
di San Marco. A centoventi anni dal suo primo crollo è caduto
ancora, ma non l'hanno ricostruito, non c'erano più risorse. La prima volta, invece, agli inizi del 1900, le risorse per ricostruirlo c'erano. Vedi un po'!
giovedì 20 dicembre 2012
Femminicidio #14
In questi giorni hanno arrestato un
cinese, nella mia città. Uno proprio ricco, aveva un grande giro, ho
letto.
Sembra che facesse soldi in due modi.
Modo uno: con l'immigrazione
clandestina. Il clandestino sarebbe uno che odia la luce del giorno
perciò sta qui tra noi senza le carte oppure ci arriva con carte
false e poi in qualche modo si sistema. Il Pan, che sarebbe il nome
del cinese arrestato, forniva a questi amanti dell'oscurità
indirizzi dove fingevano di avere la residenza e carte che
dimostravano che essi tenevano un lavoro regolare qui in Italia.
Femminicidio #13
Mi so' figio unico.
Nel senso che go quatro sorele, una
mare, una neoda e il vecio z'è sempre fòra.
Perciò le me coccola e le me vissia: a
taola le me serve par primo, magno quel che vogio a le me parecia
cafè e dolzetto.
Non che la cosa me dispiassa, ansi. In
ogni caso sarìa pronto a farne de manco.
Me cousin, la zò downtown, el sparecia
e el lava anca le scodele. No sèmo miga trulli, savemo ben mettàre
el detersivo sora 'na spugna, la spugna sul tegàme, el tegàme sotto
l'aqua e dopo sugarlo col strofinasso.
mercoledì 19 dicembre 2012
Femminicidio #12
Birba:
«Che
ci facciamo qui?»
Amico:
«Niente!»
B:
«Fino
a quando dobbiamo restare?»
A:
«Non
so. Fino a quando si spegnerà il sole, temo. O quando l'universo
collasserà.»
B:
«Fino
a quando il sole si spegnerà? Ci
vorranno milioni di anni!»
A:
«Hai
di meglio?»
B:
«E
cosa facciamo?»
A:
«Niente!»
B:
«Niente
per milioni di anni?»
A:
«Niente.
Parliamo. Pensiamo. Ragioniamo. Forse. Nient'altro»
B:
«Niente
per milioni di anni, qui tutti nudi, in questa penombra senza sole,
su questa piazza grigia senza orizzonti! Possiamo almeno raccontarci
qualche barzelletta? Indovinelli? Storie?»
A:
«Oh,
sì, certo. Dopo qualche secolo però le barzellette, gli indovinelli
e le storie le conosci
tutte, e resteranno
ancora millenni e millenni di
attese senza fine»
B:
«Potremmo
guardare le donne nude, almeno?»
domenica 16 dicembre 2012
Femminicidio #11
Rabindra girò tra le mani i
sandali di corda che aveva aggiustato e ne rimase soddisfatto. Poi li calzò per
vedere se si adattavano bene ai piedi o se gli davano qualche fastidio.
Infine si alzò, completamente
nudo nel freddo sole dell’Himalaya. Quei sandali di corda erano il suo vestito
da almeno cinque anni. Si stupì di andarne fiero, come se si fosse servito
direttamente da Gucci o Armani. Poi prese la forcola e si avviò al lavoro
quotidiano.
Più o meno cinque anni. Sì,
grosso modo, perché per lui il tempo non ha mai avuto un grande significato. Un
anno o un secondo non contano nulla di fronte all’unico istante nel quale
comprendi il senso della tua vita. Aveva contato in modo approssimativo gli
anni riandando con la memoria agli inverni passati e al nome che aveva dato a
ciascuno: il gran freddo, i vagabondi, gli uccelli affamati, la neve sottile, la
prima strada.
sabato 15 dicembre 2012
Femminicidio #10
Giacomo guardò il miscelatore della
doccia e si domandò se l'avrebbe girato verso il bollino blu, a
destra, o verso quello rosso, a sinistra.
Era rientrato tutto infreddolito quella
sera di Dicembre e pregustava una bella doccia calda.
Nel valutare la direzione del
miscelatore entravano in gioco, ovviamente, tante considerazioni. Un
filo, lungo forse, anche non troppo diretto magari, ma certo
tuttavia, legava quel miscelatore alla deforestazione dell'Amazzonia,
per esempio.
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