giovedì 20 dicembre 2012

Femminicidio #13

 
Mi so' figio unico.
Nel senso che go quatro sorele, una mare, una neoda e il vecio z'è sempre fòra.
Perciò le me coccola e le me vissia: a taola le me serve par primo, magno quel che vogio a le me parecia cafè e dolzetto.
Non che la cosa me dispiassa, ansi. In ogni caso sarìa pronto a farne de manco.
Me cousin, la zò downtown, el sparecia e el lava anca le scodele. No sèmo miga trulli, savemo ben mettàre el detersivo sora 'na spugna, la spugna sul tegàme, el tegàme sotto l'aqua e dopo sugarlo col strofinasso.

Quel ke me rode, a dirla tutta, zè ke quando ke me serve 'na man, le tose le canta l'Ave Maria. Me spiego: capita che da solo certe cose fatigo a farle. Par esemplar: se gò da tagiar un tronco po' essare ke me serva qualchedun che lo tegna fermo, ciò. Magari montandoghe sora, se pò far. Oppure anca se go da tirar zò na quercia vecia, me serve qualchedun ke el tira la soga, chessenò pol essar ke el rovaro el vegna zò dalla parte storta, e el me schissa la lama della motosega e dopo gò da buttar via tutto. Ostrega. Oppure che quel cancàro el vegna zò sora el ponaro e me tocca laorar tre dì per tirarlo su. Ostrega ancòra.
Ma se me serve 'na spinta e ciàmo le pute, le me capisse al volo e le se 'mbosca. Dizemo che, se posso, mando qualche bestemia e tiro 'vanti, che de rabiarse no val la pena. Metì che go da copar la cavara. Se mi ghe tagio le vene e 'na femena ghe tien soto un catìn, se salva el sangue e se fa el sanguinasso. Ma ele le scapa sempre e le salta fora quando che la bestia l'è bela pulìa. Anca la ragassa mare, che la sarìa vegetariana, la vièn a prendare un toco, perché a la fiòla, ke la sarìa la me neoda, la carne la ghe piase e la ghe fa ben.
Ma po' capitar che g'abia proprio bisogno, ke da solo no che la faga, e allora je vais dans la maison e ghe urle ke le salte fora. Me toca dopo de trabajar co' 'na litania dentro le recie ke la me fa 'ndar fora de testa.
Non so se me so ciarìo. Le cosse le stà accusì, savè.
Ora, mi me digo, se el femminismo el se tratta che le done le z'è tal qual i omeni, che le lo sia e basta ciaciare. Signùr!

Traslitterazione:
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Io sono figlio unico.
Nel senso che ho quattro sorelle, una madre e una nipote, mentre mio padre è sempre fuori.
Perciò a casa mi coccolano e mi viziano: a tavola mi servono per primo, mangio quel che voglio e alla fine mi fanno il caffè e il dolcetto.
La cosa non mi dispiace, affatto. Ma ad ogni modo sarei pronto a farne a meno.
Mio cugino infatti, in città, è abituato a sparecchiare e a lavare le stoviglie. Non siamo minorati, siamo in grado di mettere il detersivo sulla spugna, la spugna sulla pentola, la pentola sotto l'acqua e di asciugarla con lo strofinaccio alla fine.
Ciò che mi disturba invece, a raccontarla tutta, è che quando mi serve un aiuto le donne fanno orecchie da mercante. Mi spiego: ci sono cose che non riesco a fare da solo. Per fare un esempio: se devo tagliare un tronco mi servirebbe qualcuno che lo tenga fermo, accidenti. Eventualmente può sedercisi sopra, così non fa neppure fatica. Oppure capita che devo tagliare una grande quercia, e allora mi serve qualcuno che tiri la fune, perché altrimenti l'albero potrebbe cadere dalla parte sbagliata e schiacciare la lama della motosega così che dopo mi tocca buttarla via. Accidenti. Oppure può capitare che quel maledetto cada sopra il pollaio così mi tocca lavorare tre giorni per rimetterlo a posto. Ancora accidenti.
Ma se mi serve un aiuto e chiamo le ragazze, capiscono al volo di che si tratta e spariscono. Diciamo che, se appena appena ce la faccio, dico qualche bestemmia e vado avanti, perché arrabbiarsi non serve a nulla. Le cose vanno allo stesso modo anche se devo ammazzare una capra. Se quando le taglio la giugulare una delle donne di casa mi tiene sotto un recipiente, con quello raccoglie il sangue con cui dopo si fa il sanguinaccio. Ma loro si nascondono e saltano fuori quando la capra è scuoiata e ripulita. Anche la ragazza madre, la quale dice di essere vegetariana, viene a prenderne un pezzo, perché dice che a sua figlia, che sarebbe mia nipote, piace la carne e le fa bene.
Ma se invece ho proprio bisogno di un aiuto, perché da solo non ce la faccio, allora vado in casa e urlo che devono venire fuori. Ma non è un bel lavorare perché quelle mentre lavorano si lamentano tanto che ti mandano fuori di testa.
Non so se mi sono spiegato. Le cose stanno a questo modo che vi ho spiegato.
Ora, dico, se il femminismo è quella ideologia per la quale le donne valgono tanto quanto gli uomini, che si comportino davvero di conseguenza nei fatti e non solo a parole. Insomma!

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