giovedì 26 maggio 2022

La forza della ragione o la ragione della forza

 

Se due litigano e uno ha un buon cinquantacinque per cento di ragione, benissimo. Non c'è motivo per prendersela. E se uno ha il sessanta per cento di ragione? È una meraviglia, una grande felicità. E può ringraziare il buon Dio. E che dire del settantacinque per cento? I saggi affermano che è molto sospetto. Bene, e il cento per cento? Uno che dice di aver ragione al cento per cento è un violento e un brigante, è l'ultimo dei farabutti. UN VECCHIO EBREO DEI CARPAZI 

(Czesław Miłosz, La mente prigioniera)

 


 

E quando qualcuno ha ragione al cento per cento, ecco che non si accontenta di avere ragione, non confida fiducioso nella forza della ragione, ma invoca la ragione della forza.

Ed eccola la Santa Alleanza schierata dietro e a fianco di Zelens'kyj. Tutte le colpe stanno dalla parte dei russi. Loro sono i cattivi, i violenti, i malvagi. I russi sono i demoni, gli ucraini le vittime sacrificali. E gli occidentali ipocriti schierati con le armi e con la retorica per sostenere questa visione del conflitto.

Siamo chiari: la pace può nascere solo dalla verità e finchè tutte le parti in conflitto non si assumranno la propria responsabilità, la guerra può solo scivolare da un orrore all'altro.

Putin ha invaso un paese sovrano. Va bene, non è una bella cosa.

Ma gli ucraini cosa hanno fatto?

Giustamente il papa ha detto che la NATO "abbaiava" sul confine con la Russia. Non è detto che il problema fosse tutto e solo lì. Ma se non cominciamo a pensare a quel benedetto 45% di colpa degli ucraini, non ne veniamo fuori.

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