Il libro L'Ultim Villaggio di Boris Martinello
è una spystory.
Intrighi internazionali, soldi, servizi segreti. Insomma il classico repertorio dei libri sugli 007.
Ma non è solo una spystory.
I personaggi, abbozzati quanto necessita per una spystory, trasudano ansie esistenziali, senza alcuna pretesa, senza volerlo, ma il perchè si vive emerge con prepotenza proprio nel non detto.
E la nostalgia di un mondo dove questa domanda aveva un senso e una risposta. Alcuni personaggi del libro echeggiano da lontano quel mondo: Anna che recita il rosario, il prete che mobilita la folla attraverso whatsapp, ...
Per convincersi che questa lettura non è abusiva, bisogna leggere le Note e Ringraziamenti alla fine (ma leggerle all'inizio è fortemente sconsigliato, sono alla fine appunto perchè vanno lette alla fine).
Scrive Boris: "È sempre più evidente che i miei scritti sono una proiezione di tutto quel che avrei voluto che l'Italia diventasse".
In questa nostalgia, delusione, mancanza, sta ciò che sostiene la spystory, come la massa delle acque dell'oceano sostiene l'increspatura delle onde, agitate da un vento leggero o dalla burrasca.
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