mercoledì 25 dicembre 2013

Guarire dalla Corruzione (Nota di Bergoglio)

Guarire dalla Corruzione, Jorge Mario Bergoglio, EMI 2013, nota 16 pag.47

Rubare il portafoglio a una signora è peccato, il borseggiatore sarà arrestato dalla polizia, la signora racconterà alle amiche l'accaduto e tutte saranno d'accordo nel dire che questo mondo va male e che le autorità dovrebbero prendere delle misure, visto che non è più possibile uscire per strada ...
Ma la signora in questione, la vittima del borseggiatore, non si preoccupa affatto che suo marito - negli affari - truffa lo Stato evadendo le tasse, e licenzia i suoi impiegati ogni tre mesi per evitare di doverli assumere a tempo indeterminato, ecc. 
E suo marito, e magari anche lei, si vantano di queste destrezze commerciali e imprenditoriali. Io chiamo questa sfacciataggine pudica
Altro esempio: la prostituzione è peccato, e le prostitute sono chiamate donne dai facili costumi o semplicemente donnacce. Si dice che il loro è un comportamento esecrabile che corrompe la cultura e la buona educazione, ecc.
E la stessa persona che dice così va alla festa del terzo matrimonio di una conoscente (dopo il secondo divorzio) o accetta che Tizio o Caia abbia le sue avventure (sempre che siano di buon gusto) o che siano pubblicate le insoddisfazioni amorose di questa  o quell'attrice cinematografica, che cambia fidanzato come cambia scarpe.
Quello che voglio dire è: c'è una differenza  tra la prostituta e la signora senza pregiudizi. La prima non ha ancora perso il suo pudore; la seconda è oltre il pudore, in un atteggiamento di sfacciataggine che è trasformato in pudico dalle convenzioni sociali.

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