venerdì 7 settembre 2012

7 giorni su 7

Ecco che il decreto Balduzzi riparte dalla bufala degli ambulatori di medicina generale aperti 24 ore al giorno per 7 giorni.
Conferma di essere un incompetente improvvisato in un governo di pasticcioni.
Confonde la medicina di base con gli ospedali e tratta ambedue nella stessa prospettiva ma con risorse insufficienti.
Il medico di base è l'erede professionale del medico condotto, affonda le proprie radici nel medioevo, è un rapporto libero-professionale (per quanto alterato dalla convenzione regionale) medico-cittadino.

L'ospedale come lo conosciamo noi non ha nulla a che fare con l'ospedale dell'800 e precedente, è invece una creazione del fascismo e ha la funzione di controllare e mantenere il consenso al regime.
Trattare i medici di base come gli ospedalieri, trasformarli in ospedalieri, da un lato significa aumentare in modo significativo i costi. Un ambulatorio gestito dall'asl per unità di prodotto/servizio costa molto di più di un ambulatorio di un medico convenzionato. Si può fare. Ma si deve sapere che prima di promettere è necessario trovare le risorse.
Poi però ci si deve chiedere perchè si dovrebbe farlo. Va bene: gli ospedali sono alla canna del gas, soprattutto i servizi di prima linea (pronto soccorso, ambulatori, esami per gli esterni).
Una persona di buon senso comincerebbe a girare questi servizi di prima linea e a domandarsi come aumentarne l'efficienza. Non serve un manager laureato alla Bocconi: basta una casalinga che sappia fare i conti della serva.
Cooptare i medici di base significa solo duplicare le strutture, eventualmente porre un filtro davanti al filtro, un pronto soccorso prima del pronto soccorso. Basta pensarci: è demenziale. Tra qualche anno scopriranno di aver solo spostato e duplicato l'inefficienza.
Nel frattempo però avranno soppresso una figura che ha un proprio senso e ruolo: il medico di fiducia. È una figura diversa dal medico di guardia, dal reperibile e dal turnista. È un'altra funzione.
Non voglio sapere dove ha studiato Balduzzi, non voglio interrogarmi sul suo QI nè sul suo buon senso.
Dispiace solo vedere un paese che accelera sempre di più la corsa verso il baratro.
Ma i nostri dirigenti, che non osano mettere in discussione il Duce e continuano ad interpretare la medicina come uno strumento di consenso, dovrebbero ricordarsi che per quanto efficace sia questo strumento, alla fine della corsa c'è sempre e solo Piazzale Loreto. Lassù qualche metro di corda farà giustizia di tanta stupidità.

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