lunedì 23 settembre 2013

Noè

Scena I Atto III (mancano ppgg 175-177 prima metà]

[177 ]
Ciò che son io, ciò ch'è più mio in me
tu lo odii, tu lo vomiti,
or ora me l'hai detto!

Ch'i sia nell'amorosa giostra
cavaliere valente, io proclami,
ti credo - e molto mi lusinga - grazie!
Son valido strumento d'ambizione.
Fosti per caso il pegno degli intrighi
d'una combriccola da te bel (?) nota,
Ciò non ti converrebbe, certo, dirmelo!
Io non ho domandato di essere re
e neppure d'esser tu' amante, tutto
quasi da sè si fece - oppure tu
lo facesti per me contro di tutti,
ovvero con l'accordo de' tui, tutti,
contro di me!

sabato 21 settembre 2013

Noè II V

(Prega perchè non avvenga il Diluvio)

Signore, o mio Signore,
orribili davvero
son i delitti loro,
eppur sì grandi aperte son le tue braccia
della misericordia tua
che li riprenderai e lor darai
i profeti tonanti
e il dolore e le prove salutari
e'l tempo e'l tempo e i secoli del tempo
perchè si riprendano!

giovedì 19 settembre 2013

lassù

Lassù una nube
sola attonita
brucia nel tramonto.

Se sopporti la fatica
di durare
è perchè speri
di finire.

mercoledì 18 settembre 2013

Spazio - Tempo

A ciascuno è dato un tempo determinato in uno spazio indeterminato. La vita è quel tempo in quello spazio e vivere è la coscienza di quel tempo e quello spazio.

Lo spazio senza tempo non è vita, è morto, non è dato.
Il tempo senza spazio è irreale, scivola nell'illusione e nel sogno.
È reale il tempo nel quale io posso afferrare il piatto che mia moglie mi porge. Il reale il tempo vissuto nello spazio.

venerdì 13 settembre 2013

occhi di bimba

Che te ne fai
di quegli occhi di bambina
e quei pensieri e quei ricordi
così pieni di rimorsi?

Il vento tradisce
e non lascia traccia.

Fu il sogno troppo grande
oppure forse
l'attesa troppo breve?

domenica 8 settembre 2013

Lo Spazio

Lo spazio non può essere semplicemente una intuizione a priori, un prodotto dello spirito (Kant), al contrario è una esperienza oggettiva e irreale allo stesso tempo.

L'intuizione dello spazio poggia sulla sensibilità (tatto e visione), sulla memoria e sulla volontà. Tuttavia l'intuizione vera e propria dello spazio nasce in senso proprio dalla volontà, cioè dall'intenzione dell'azione la quale nella misura che vuole un qualunque obiettivo, lo vuole nello spazio. Fuori dallo spazio nessuno fine può essere raggiunto, anche quando si tratti di un fine interiore, perchè il fine interiore non è fuori dallo spazio, ma appunto nello spazio interiore.

L'intuizione dello spazio è in sè assoluta e perfetta, perché è l'assoluto opposto dello spirito che lo intuisce: molteplice ed esteriore. Tutto ciò che (l'oggetto) in quanto è nello spazio (cioè fuori di sé)  presuppone il molteplice, perlomeno in quanto possibilità astratta, e lo presuppone fuori di sé proprio in tanto in quanto l'oggetto in sé è fuori di sé.

Lo spazio non è un oggetto né un soggetto. È una relazione. Una relazione esterna ad ogni oggetto.
Lo spazio non ha un luogo, non si può chiedere, come di un qualunque oggetto, "dove è" (vedi il paradosso di Zenone). Lo spazio è ciò che sta fuori: fuori di sé, fuori dagli oggetti, è l'esteriorità in sé. Non è esteriore solo in relazione a qualunque oggetto e a qualunque soggetto: è esteriore anche in relazione a sé, è la relazione esteriore in sé, l'esteriorità perfetta.
Lo spazio è ciò che sta tra il punto (oggetto senza dimensioni, zero assoluto) e la somma infinita di punti in ogni direzione (somma infinita di zeri, quindi zero infinito). È quindi la molteplicità.
Ma questa molteplicità non è a sua volta esteriore allo spazio, bensì ne costituisce la qualità intrinseca: la quantità.

Daniel Vigne, La Relation Infinie, pg.370-397

giovedì 5 settembre 2013

Fuga

 Poichè abbandoni
domande sul cuore,
ti dico che fuggo
dalla tua bellezza.

Non mi spaventa
perdere me
ma smarrire te.

Perciò custodisco
un fuoco ardente
e distante.

martedì 3 settembre 2013

Il tormentone dell'IMU

Insomma, non è una news ma sembra che non voglia uscire dalla prima pagina dei quotidiani: il governo ha abolito l'IMU.
Mi consenta, onorevole uno e due: MACHISSENEFREGA!

No, dico, il problema non è se devo o non devo pagare l'IMU, il problema è se ci si decide a tagliare le spese. Perchè se le spese restano quello che sono, o magari aumentano, tagliare le tasse non è possibile. Quindi quello che vorrei leggere sui giornali è come il governo ha pensato di tagliare le spese con provvedimenti che non siano di pura facciata, per quanto significativi. Tagliare la auto blu mi sta bene, azzerare le pensioni sopra i 90.000 euro l'anno pure (magari!), mettere un tetto agli stipendi dei manager (ultra magari).