venerdì 29 aprile 2022

La spirale della violenza porta alla catastrofe nucleare

Il mondo intero si sta gettando verso la catastrofe. Perchè gli ucraini hanno le proprie ragioni e i russi le loro. E a 70 anni dalla morte di Gandhi sembra che abbiamo dimenticato tutto.

La violenza genera volenza, la guerra porta guerra. 

Se noi occidentali vogliamo aiutare gli ucraini non possiamo e non dobbiamo inviare armi. 

L'invio di armi rappresenta solo un modo per scaricare la nostra cattiva coscienza facendola pagare agli ucraini e ai russi. 

È vero: la Russia ha invaso l'Ucraina. Ma la fornitura di armi agli ucraini che cosa ha prodotto? Morti, distruzione, sofferenza. 

L'alternativa? La Nonviolenza, la Forza della Verità. 

Non possiamo noi certamente conoscere tutte le dinamiche interne ai rapporti tra russi e ucraini. La responsabilità di confrontarsi con la verità è loro. Però come siamo in grado di fornire armi per la distruzione, dovremmo essere in grado anche di suggerire agli uni e agli altri quei passi che portano alla vita e non alla morte.

Per quel che riguarda i Russi, non c'è dubbio: L'holodomor, la grande carestia del 1930 che ha provocato 8 milioni di morti, è un macigno nei loro rapporti con gli ucraini. Possono fare qualcosa per risuscitare quei morti? No, ma riconoscerlo è già qualcosa (come se i turchi si decidessero a riconoscere la madre di tutti i genocidi del XX secolo, quello cegli armeni). E poi riconoscere che la sicurezza non viene dalle armi e dai missili nucleari, che non possono vivere nel terrore di essere attaccati dai loro vicini. La paura genera solo escalation della violenza: attaccano l'Ucraina per impedire che aderisca alla NATO, Finlandia e Svezia chiedono di entrare. C'è una fine? 

Per quel che riguarda gli ucraini: i morti sono morti, l'holodomor è passato, oggi devono trovare un modo per vivere con i discendenti di coloro che l'hanno provocato, anche con coloro che nei decenni successivi si sono stabiliti nelle zone disabitate dalla carestia. Gli ucraini devono tagliare i ponti con il male: le formazioni filo-naziste vanno disperse, l'errore delle formazioni ucraine arruolate dai tedeschi e delegate alle azioni più atroci, quelle che facevano ribrezzo anche alle SS, va riconosciuto e amendato, il rancore con i russi (certo, sono discendenti di coloro che hanno fatto tanto male, ma discendenti, non sono loro i colpevoli) va superato. 

Se noi occidentali crediamo più nella forza delle armi che nella forza della verità, il nostro destino è segnato. Forse non sarà questa l'ultima settimana di vita dell'uomo sulla terra (speriamo), ma prima o poi qualcuno premerà il noto pusante e iniziarà l'olocausto nucleare.

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