martedì 27 maggio 2014

Chiesa e matrimonio civile


In molte parti del mondo i ministri religiosi svolgono anche funzioni civili quando celebrano matrimoni religiosi, i quali vengono così trascritti anche all'anagrafe ed acquisiscono effetti legali.
La montante campagna pro-omosessuali sta ponendo alcuni problemi negli USA e in Canada riguardo a questo legame tra aspetto religioso e civile del matrimonio.


Ryan T.Anderson (cattolico): la lobby gay induce discriminazioni nei confronti dei dissenzienti. Ad esempio la Corte Suprema del New Messico ha condannato un fotografo che si era rifiutato di fare un servizio fotografico per un matrimonio omosessuale. In situazioni simili si sono trovati le agenzie per le adozioni che si rifiutano di ammettere coppie omosessuali, baristi, fioristi, bed and breakfast, fabbriche di T-Shirt, eccetera.
Discutere se le comunità religiose debbano svolgere anche compiti civile rende difficile discutere delle basi del matrimonio che lo distinguono da altri istituti. Questa discussione è più urgente perchè se la popolaziona la comprende, comprende anche la ragione per la quale i ministri religiosi possono obiettare al matrimonio sessuale. Ma il punto più grave è che la comprensione delle ragioni del matrimonio religioso sfugge anche ai credenti e ai praticanti, non solo agli "altri".
Vigean Guroian (ortodosso): l'esperienza della chiesa ortodossa nei paesi musulmani può essere utile in tanto in quei paesi sussistevano e sussistono due stadi di matrimonio che vanno perseguiti separatamente, quello religioso e quello civile. Negli stati nei quali è consentito il matrimonio omosessuale i ministri dovrebbero rifiutarsi di svolgere funzioni di ufficiali civili perchè questo indurrebbe confusione su cosa sia di fatto il matrimonio che essi celebrano. Purtroppo per molti il matrimonio è soltanto un contratto, anche per molti credenti, il che rende difficile spiegare l'incompatibilità tra le due situazioni.

Russel D.Moore (Battista): lo stato non ha il compito di definire il matrimonio ma di difendere i bambini e far mantenere agli sposi i propri impegni nei loro confronti e nei confronti delle generazioni future. Se lo stato dovesse obbligare i ministri a celebrare matrimoni in contrasto con questi principi, essi dovrebbero essere pronti ad affrontare la prigione.





Francesca Arran Murphy (cattolica): i cattolici hanno smarrito il significato del matrimonio, per cui non possono porsi come riferimento per la definizione civile del matrimonio stesso. Il divieto del matrimonio omosessuale è divenuto una questione fideistica smarrendo le proprie radici antropologiche e trinitarie. 






David Novak (ebreo): non manca molto tempo prima che i tribunali arrivino ad obbligare la celebrazione dei matrimoni omosessuali nelle sinagoghe, così come molti  persone religiose obbligate ad officiare matrimoni civili sono state costrette alle dimissioni. Stanno per venire giorni nei quali i matrimoni esclusivamente religiosi si dovranno tenere clandestinamente. Ebrei, cristiani e musulmani perciò dovrebbero chiedere l'abolizione completa del matrimonio civile (in quanto esso ha ormai perso il proprio significato originale) e la sua sostituzione con le unioni civili. Le unioni civili, non implicando necessariamente una relazione sessuale, potrebbero instaurarsi perciò tra qualsivoglia numero e genere di persone e avrebbero una dimensione schiettamente contrattualistica.
Edwuard Peters (cattolico): il matrimonio religioso viene riconosciuto dallo stato per una scelta dello stato e non delle confessioni religiose, in quanto lo stato riconosce ad esso una funzione sociale. Perciò non spetta alle comunità religiose sottrarsi alla funzione civile. L'ammissione al matrimonio di coppie omosessuali chiaramente rende difficile riconoscere l'identità dell'istituzione matrimoniale, ma togliere dall'insieme dei matrimoni i matrimoni religiosi non aiuta a correggere l'errore dello stato. Ovviamente se lo stato obbligasse a celebrare matrimoni omosessuali, i ministri dovrebbero rifiutarsi.

Ephraim Radner (anglicano): la chiesa dovrebbe continuare a svolgere funzioni civili finchè ad essa è concesso di scegliere quali coppie sposare. Il giorno nel quale dovesse essere obbligata a sposare chiunque, dovrebbe rifiutarsi.








Eric Teetsel : i leaders religiosi negli USA dovrebbero creare un curriculum per un counselling pre-matrimoniale che spieghi bene alle coppie che si stanno sposando cos'è il matrimonio, piuttosto che fuggire dal confronto. I leaders religiosi dovrebbero educatamente rifiutare di sposare le coppie che non hanno completato questo corso.





da First Things, Aprile 2014

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