giovedì 20 marzo 2014

Sogni 5

Ci sono donne che ti incolpano dei loro incubi senza riuscire ad entrare nei tuoi sogni.
Sono le mogli.


Nel loro sacco pretendono ci sia solo innocenza e giustizia, in quel tribunale nel quale tu sei l'imputato e loro la pubblica accusa e il supremo giudice.
Ma quando abbassano le ciglia l'imputato se ne va, l'accusa si dimette ed entra il vero giudice che le chiama alla sbarra.
Perciò piangono e non possono essere consolate.

Capita che nei tuoi sogni i santi si incontrino senza riconoscersi. Allora resta a te l'onore di presentarli e tanta gioia quasi fossi tu il santo, perdonato delle tue malefatte per questo infimo servizio.

La gente pazza nasconde con pudore il sesso e mostra con orgoglio la lussuria, il denaro e il potere. Ma nei tuoi sogni li vedi tutti nudi, puri, poveri e inermi. Così impari a trattarli senza deferenza ma con compassione.

Nei sogni non ho trovato il peccato. Quella è merce che si acquista di giorno.

Chi pensa che i sogni non siano realtà e che si debba stare con i piedi per terra, non sa quanto viva e lavori meglio colui che sogna bene.

Vi sono persone che con la loro bellezza riempiono di gioia i miei sogni. Mi domando perchè non trattengano per sè un poco di quella dolcezza e trascorrano notti agitate insonni e solitarie.

È vero, c'è dell'egoismo in colui che dorme bene pur sapendo di essere causa dell'insonnia altrui. Perciò se posso fare qualcosa per illuminare i loro sogni, dimmelo. Altrimenti lascia che me ne vada senza rimorsi.

Così dicevo e mi perdevo nella luce dei tuoi occhi.

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